Descrizione
L’infezione da virus respiratorio sinciziale (VRS), tra le cause più comuni di infezione dell’apparato respiratorio nei neonati, ha rappresentato fino a oggi un insolubile problema sanitario, organizzativo ed economico. «Recentemente è stato approvato dall’European Medicines Agency (EMA) – spiega dottor Giovanni Ottonello, direttore della Patologia Neonatale e Nido del Policlinico Duilio Casula - l’utilizzo di un nuovo anticorpo monoclonale, il nirsevimab, che si caratterizza per una lunga emivita (protezione otre cinque mesi epidemici) e un’unica somministrazione».
Questo farmaco ha aperto la strada a una strategia di prevenzione universale per tutti i nuovi nati. «Tale strategia, abbracciata dall’Assessorato alla Sanità della Regione Sardegna – sottolinea il dottor Ottonello - permetterà a breve di effettuare questa preziosa prevenzione/vaccinazione a tutti i neonati sardi».
Oltre il 60% dei bambini nel mondo contrae il VRS entro il primo anno vita, determinando bronchioliti e broncopolmoniti che necessitano di ricovero ospedaliero. «Circa il 70% di questi bambini – afferma il direttore della Patologia Neonatale e Nido del Policlinico - andrà incontro negli anni a broncospasmo ricorrente e asma bronchiale».
Si tratta di una malattia che può causare insufficienza respiratoria, soprattutto nei soggetti di età inferiore a un anno. «Per la prevenzione delle infezioni gravi – dichiara dottor Ottonello - esiste una profilassi con anticorpi monoclonali: palivizumab, che conferisce una protezione di un mese e si effettua in cinque dosi nei mesi epidemici di novembre/marzo, la cui prescrizione viene riconosciuta esclusivamente a ristrette classi di categorie a rischio e da somministrarsi in ambito ospedaliero».
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità il virus respiratorio sinciziale infetta praticamente tutti i bambini sotto i due anni di età, con una stima di infezione annuale di circa 64 milioni di infezioni e di 160 mila morti. Ogni anno il VRS si verifica durante la stagione epidemica, tra ottobre/novembre – marzo/aprile, una vera e propria epidemia che anche in Italia causa migliaia di accessi agli ambulatori dei pediatri e ai Pronto Soccorso. Non esiste una terapia specifica delle infezioni da VRS e la prevenzione rappresenta l’unico strumento per poterla combattere.
Federica Portoghese