Patologie della tiroide, in Sardegna numeri superiori alla media nazionale

Francesco Boi, direttore di Endocrinologia: le più colpite sono le donne.

Data:

08 aprile 2025

tiroide.jpg
tiroide.jpg

Descrizione

Le malattie della tiroide rappresentano una problematica sempre più diffusa in Sardegna. «Le patologie colpiscono nel 15% dei casi le donne - spiega il professor Francesco Boi, direttore dell’Endocrinologia del Policlinico Duilio Casula - mentre nel 5% gli uomini. L’Isola, per motivi geografici e genetici, evidenzia un’elevata prevalenza delle malattie tiroidee, superiori alle percentuali nazionali».

I disturbi alla tiroide, una ghiandola endocrina situata nel collo e fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo, possono manifestarsi fin dall’infanzia, ma si presentano con maggiore frequenza in età adulta. «Si può andare incontro a tireopatie autoimmuni, responsabili di alterazioni della funzionalità tiroidea – sottolinea lo specialista – e a patologie proliferative, che includono gozzo e noduli tiroidei benigni, oltre ai tumori maligni tiroidei».

«L’ipotiroidismo, causato da una ridotta produzione di ormoni tiroidei - dichiara l’endocrinologo - può determinare aumento di peso, dolori muscolari, malattie cardiache e problemi durante la gravidanza. Al contrario, l’ipertiroidismo, caratterizzato da un’eccessiva produzione ormonale, provoca sintomi opposti come nervosismo, ansia, iperattività, perdita di peso e aritmie cardiache».

Uno degli elementi indispensabili per la sintesi degli ormoni tiroidei è lo iodio. Presente nel corpo umano in quantità di 15-20 mg, una sua carenza può infatti compromettere il corretto funzionamento della tiroide. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ne raccomanda l’integrazione attraverso la dieta, privilegiando alimenti come pesce, uova, latticini e sale iodato.

Un aspetto fondamentale è la diagnosi precoce e il trattamento mirato delle malattie tiroidee. «L’Endocrinologia, attraverso un team multidisciplinare - afferma il professore - offre percorsi diagnostici e terapeutici di alta specializzazione. Grazie agli esami di laboratorio e agli esami strumentali, come l’ecografia tiroidea, l’esame citologico mediante agoaspirato e metodologie medico-nucleari, siamo in grado di individuare precocemente le patologie e intervenire in modo efficace». In conclusione, oltre alla diagnostica, vengono fornite terapie farmacologiche e interventistiche innovative per il trattamento delle malattie tiroidee.

Aurora Vinci

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

07/04/2025, 11:20