Sclerosi multipla, Sardegna la regione più colpita

lunedì 30 maggio 2022
Giornata mondiale della SM 2022

La sclerosi multipla è una malattia cronica infiammatoria del sistema nervoso centrale che può determinare disabilità progressiva. Oggi, 30 maggio, si celebra la giornata dedicata a questa malattia che colpisce 126.000 persone in Italia, 198 casi per 100.000 abitanti. Si stimano più di 3.400 nuovi casi l’anno, pari a un’incidenza di 6 casi su 100.000 abitanti.

In Sardegna, l’incidenza della patologia è più alta rispetto al resto delle regioni italiane. Nell’isola, infatti, si riscontrano 370 casi per 100.000 abitanti, con un’incidenza dei nuovi casi doppia rispetto alla penisola, 12 casi su 100.000, contro i 6 (sempre ogni 100mila abitanti) della media nazionale.

La sclerosi multipla (sm) è causata da una risposta abnorme del sistema immunitario che provoca l’infiammazione e danneggia la mielina e i neuroni. La perdita di mielina e di neuroni compromette la trasmissione degli impulsi nervosi tra il cervello, il midollo spinale e il resto del corpo provocando i sintomi tipici della sm.

La patologia è diagnosticata nella maggior parte dei casi tra i 20 e i 40 anni e registra una diffusione doppia nelle donne rispetto agli uomini, mentre per quanto riguarda bambini e adolescenti, viene registrata per il 3-5%. Al momento della diagnosi, l’80-85% delle persone manifesta la forma recidivante remittente della sm, caratterizzata da ricadute, con episodi neurologici acuti, seguite da fasi di remissione dei sintomi.

Nel 10-15% dei casi la malattia esordisce come una forma progressiva (detta anche primaria progressiva) caratterizzata da un constante peggioramento dei sintomi. Il 65% circa delle forme recidivanti remittenti sviluppa una forma progressiva (detta anche secondaria progressiva) dopo un periodo di tempo variabile, che in media va dopo circa 15 anni dall’esordio.

Anche se non esiste ancora una terapia in grado di bloccare la sclerosi multipla, sono disponibili numerosi farmaci che vengono utilizzati per modificare il decorso della malattia, trattare le ricadute e gestire i sintomi. Un passaggio fondamentale per il controllo della patologia, da parte del paziente, è il sottoporsi periodicamente a controlli con gli specialisti.

Il neurologo e il radiologo effettuano visite ed esami specifici come la Risonanza Magnetica (RM) che permette di monitorare il progredire della malattie e il corretto funzionamento della terapia.

I farmaci in grado di incidere sui meccanismi della malattia agiscono con modalità diverse sulla funzione del sistema immunitario. Questi, riducono il numero e la gravità delle ricadute, limitano la comparsa di nuove lesioni rilevabili con la RM e rallentano la progressione della disabilità.

CL

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