Diabete, stile di vita sano e alimentazione controllata grandi alleati

giovedì 24 novembre 2022
Diabete, stile di vita sano e alimentazione controllata grandi alleati

Nel mondo secondo i dati del The International Diabetes Federation (IDF) del 2021, 537 milioni di adulti (dai 20 ai 79 anni) vivono con il diabete. 1 persona su 10 soffre di questa malattia cronica e si prevede che i numeri saliranno a 643 milioni entro il 2030 e arriveranno a 783 milioni entro il 2045.
Sempre l’IDF fa emergere un dato significativo, ovvero che 541 milioni di adulti ha una ridotta tolleranza al glucosio (IGT), che li pone ad alto rischio di diabete di tipo 2.

Nella Diabetologia del San Giovanni di Dio di Cagliari, diretta dal dottor Efiso Cossu, sono seguite più di 5mila persone affette dalla malattia. In occasione della Giornata mondiale del diabete del 14 novembre, che vede come tema "Educazione per proteggere domani", attività di prevenzione e informazione saranno i protagonisti per sensibilizzare la popolazione.

Quando si parla dei numeri del diabete spesso si paragona la malattia a una pandemia, e se per le pandemie si parla di vaccini, secondo il professor Enzo Bonora il vaccino per questa patologia è la conoscenza del problema.

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue, dovuta a un’inadeguata (o assente) produzione dell’ormone insulina (diabete di tipo 1) o di una scarsa capacità dei tessuti di utilizzare l’insulina stessa (diabete di tipo 2).

Il diabete di tipo 1 insorge, di solito, in giovane età e l’unico trattamento possibile è quello dell’insulina. Attualmente non può essere prevenuto, in quanto, sono ancora poco chiari i fattori di rischio che interagiscono con la predisposizione genetica che scatenano la reazione autoimmunitaria. Il diabete di tipo 2, invece, almeno in parte, si può prevenire modificando gli stili di vita dei soggetti a rischio, particolarmente per quel che riguarda la nutrizione e l’attività fisica.

«Al San Giovanni di Dio – spiega la dottoressa Maria Rosaria Pilosu, specialista della Diabetologia – vengono seguiti più di 5.300 persone diabetiche. L’11,6% di questi ha il diabete mellito tipo 1, mentre l’81,4% presenta diabete mellito di tipo 2. Negli ultimi due anni i nuovi accessi per il tipo 1 sono stati 90, di cui 22 nuove diagnosi e nello stesso periodo si sono registrati 666 nuovi accessi per il tipo 2, di cui 432 nuove diagnosi. L’età media per il tipo 1 è di 43 anni, mentre per il tipo 2 è di 68,6 anni».

«Le giornate come quella di oggi – spiega la dottoressa Pilosu - aiutano a individuare i rischi di un’alimentazione impropria, della vita sedentaria ed avvicinano i soggetti agli screening. Inoltre - aggiunge la diabetologa - fanno capire che i familiari di soggetti già diabetici devono correre ai ripari, fare accertamenti, esami di laboratorio, curve da carico, ugualmente le donne che hanno già avuto un diabete gestazionale, devono considerarsi sempre a rischio di DMT2, osservare dei comportamenti corretti e ripetere la curva da carico almeno ogni tre anni e che, più in generale, il sovrappeso e l’obesità avvicinano al diabete».

«Purtroppo, la promozione dei corretti stili di vita, spesso si scontra con abitudini consolidate, con città non a misura d’uomo che favoriscono la riduzione del movimento, anche nei bambini. Educare alla prevenzione del diabete - conclude la dottoressa Pilosu - spiegando come si può evitare, è il primo gradino per raggiungere il risultato».

Per prevenire l’insorgenza della malattia sono importanti interventi per migliorare lo stile di vita, come 20-30 minuti al giorno di attività fisica aerobica di moderata intensità, fare attenzione alla qualità, più che la quantità totale dei nutrienti e infine, ma non meno importante curare la dieta. È bene prediligere i grassi insaturi, i cosiddetti omega 3, rispetto agli acidi grassi saturi (grassi animali) che aumenta il rischio di sviluppare il diabete.

CL

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